Mi adagio nel mattinodi primavera. Sentonascere in me scomposteaurore. Io non so piùse muoio o se rinasco
Fuggono i giorni lieti
Fuggono i giorni lietilieti di bella età.Non fuggono i divietialla felicità.
Treno per l’infinito
Un treno dietro l’altroarriva silenzioso qui,alla stazione della vita. Da lontano osservoi passeggeri a fine corsa. Qualcuno guarda indietroil treno che ha lasciato,qualcun altro serenoguarda l’orizzonte. E a me che al di làguardar non è concesso,non resta chetener mani tremanti,carezzar gotee dispensar caldi sorrisi.
Illusione
Dal letto bianco d’acciaio vestitole ultime forze tu dispendie con un fil di voce ormai rispondi.Ma la tua mano,la tua appassita mano,rifiorisce ancora nell’incontrar la mia.E d’illusione mi illumino.
Ladro Gentiluomo
E poi arrivasti tu,a zittire il silenzio,a denudarmi dalle paure.Ladro,in una notte di settembre,a soqquadromettesti i miei sensi,e furtivomi rubasti l’anima.
Ora che ho te
Solo cenere,quell’ormai arsa passioneche un giorno,un lontano giorno,credevo fosse vita.
L’ ultimo spettacolo
E mentre sul palco cala il siparioti prepari a lasciare il teatro.Nel silenzio oscuroil battito d’ali di una farfalla.